Il caso Morosini: la Cassazione annulla la sentenza della Corte d’appello
A sette anni dalla morte del calciatore Piermario Morosini, la Cassazione annulla con rinvio la sentenza di condanna nei confronti di tre medici che, nella ricostruzione operata dalla Corte territoriale, non avevano fatto tutto ciò che avrebbero dovuto e potuto fare per evitare l’evento infausto. Con la sentenza in oggetto, i Giudici della quarta sezione affrontano i principali temi inerenti alla responsabilità colposa dell’esercente la professione sanitaria, dichiarando la motivazione della sentenza contraddittoria sia per quanto riguarda la valutazione delle prove scientifiche sia sotto il profilo del nesso eziologico tra condotta e probabilità di prevenire l’evento. In particolare i Giudici di merito si sarebbero affidati alla “teoria della perdita di chance” – un indirizzo giurisprudenziale risalente ai primi anni duemila – in base al quale, nella verifica del nesso di causalità tra la condotta del sanitario e la lesione del bene della vita del paziente, occorre privilegiare un criterio meramente probabilistico, sulla possibilità di successo del comportamento alternativo. Una valutazione – conclude la Corte –“ che si pone in frontale e non motivato contrasto con le indicazioni espresse dal diritto vivente, secondo cui la valutazione avrebbe dovuto tener conto dello specifico quadro clinico presentato dal giovane”.