Nuova pronuncia della Cassazione in tema di bancarotta fraudolenta distrattiva
Il Sole 24 Ore – Norme & Tributi Plus Diritto
A cura dell’Avv. Fabrizio Ventimiglia (Presidente CSB) e della Dott.ssa Giorgia Conconi (Studio Legale Ventimiglia)
Nota a sentenza: Cass. pen., Sez. V, 2 dicembre 21, n. 44663
Con la sentenza in commento la Suprema Corte ha recentemente affermato che anche le cessioni di partecipazioni sociali possono essere considerate alla stregua di una distrazione ai sensi dell’art. 216 co. 1, n. 1 L.F., precisando che la valutazione sulla rilevanza penale relativa alla precitata condotta debba tener conto delle condizioni proprie del settore di appartenenza della società al momento in cui viene posta in essere l’operazione di cessione.
La Suprema Corte annulla la sentenza con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello, sollecitata sulla base degli indici forniti dalla giurisprudenza ad una corretta verifica e datazione dello stato di insolvenza nonché a determinare, per quel che concerne il giudizio sull’imputazione di bancarotta fraudolenta distrattiva, il valore delle partecipazioni sociali sulla base dello “stato di salute” del settore di appartenenza della società nel momento storico in cui l’operazione è stata posta in essere.